Padova
Viene chiamata la città dei “senza”, dato che comunemente si parla di:
Il Santo senza nome”, perché Sant’Antonio, di cui è tradizionalmente popolare la devozione tra i cittadini padovani, è comunemente chiamato “il Santo” per antonomasia, con speciale riferimento alla Basilica omonima; “Caffè senza porte”, perché il monumentale Caffè Pedrocchi, storico locale cittadino, anticamente era aperto ad ogni ora del giorno e per oltre un secolo è stato un prestigioso punto d’incontro frequentato da intellettuali, studenti, accademici e uomini politici; “Prato senza erba”, perché il Prato della Valle, spettacolare “piazza”, la più grande d’Europa secondo alcuni, era in realtà fino alla fine del XVIII secolo una superficie paludosa dove si svolgeva la famosa “Fiera del Santo”, trasformata in Fiera Campionaria nel 1919.
Assolutamente da visitare la già citata Basilica di Sant’Antonio, una delle chiese più grandi e visitate al mondo, in cui sono conservate le reliquie di Sant’Antonio di Padova, la Cappella degli Scrovegni, affrescata agli inizi del ‘300 da Giotto, Palazzo della Ragione, che possiede la più grande sala pensile al mondo, e il Palazzo del Bo, sede storica dell’Università di Padova, una delle università più antiche al mondo.